perchè venire in vacanza a denia. consigli di vita da turista L’aspetto principale della accogliente e vacanziera cittadina di Denia è il Parco Naturale del Montgó (753 m.), che domina maestosamente il territorio municipale. Creato nel 1987, offre al visitatore una vasta diversità faunistica e floreale, godibile attraverso i numerosi sentieri che lo attraversano. L’altro polo di attrazione paesaggistica è rappresentato dalle spiagge di Las Marinas e di Las Rotas, così come la Riserva Marina del Cabo de San Antonio. Denia contiene diversi spazi da cui godersi un’esperienza green. Monumenti e luoghi d’interesse La città è situata in una baia, porto naturale, ai piedi del monte Montgó. Sono preservati gli antichi quartieri di les Roques o de Baix la Mar. Le strade che scendono dal castello ricordano il passato arabo, mentre la parte bassa offre edifici modernisti, indici della ricchezza della borghesia legata al commercio dell’uva sultanina. Musei e monumenti maggiormente interessanti
Perchè bere vino italiano?
Perchè bere vino italiano? L’Italia custodisce un tesoro unico al mondo. Si tratta dell’incredibile varietà e quantità di vitigni autoctoni presenti nel nostro territorio. Ne risultano più di 500, e ogni anno se ne registrano di nuove. Concediti il gusto audace e saporito del Bel Paese con ogni sorso del nostro squisito vino! un po’ di storia… I vini italiani sono conosciuti nei quattro angoli del pianeta; l’Italia è uno dei paesi viti vinicoli più importanti d’Europa, nonché uno dei più antichi: si sa infatti che l’avvio della viticoltura in Italia si deve agli Etruschi, già nel secolo VIII a.C. e probabilmente anche prima. Seguono poi i Greci, portando avanti lo sviluppo del settore, come testimonia anche il nome di alcuni vitigni italiani tuttora esistenti, come Greco e Aglianico (che significa ellenico). Sono tuttavia quei bon vivant dei Romani, grandi appassionati, a favorire intensamente la diffusione delle tecniche vitivinicole e del commercio dei vini. E mentre la loro influenza si espande, si espande con essa anche il gusto romano, non solo in Italia, ma in tutta l’Europa occidentale e centrale. Con la caduta dell’Impero Romano e lo scompiglio portato dalle invasioni barbariche inizia un lungo periodo buio per l’intero settore. Per lungo tempo l’unico vino che si fa è quello destinato alla messa e sono per lo più i monaci a occuparsi della coltivazione della vite.Facciamo un salto in avanti fino all’arrivo dei grandi commercianti fiorentini e veneziani. Alcune di queste antiche famiglie nobiliari note ancora al giorno d’oggi e più attive che mai, come grandi produttori di vino quali Antinori e Frescobaldi, che nel XIII e XIV secolo avviano un fiorente commercio, soprattutto negli scambi dei vini di Bordeaux. La viticoltura vera e propria in Italia rientra a pieno regime solo nel XIX secolo, grazie all’impulso del Piemonte e della Toscana, che iniziano ad applicare alcune tecniche francesi per produrre i propri vini: nascono così Barolo, Brunello e Chianti. Il XX secolo porta però cattive notizie per tutto il continente. Arriva la fillossera, un parassita animale che distrugge tutte le vigne europee fino ai primi decenni del ‘900. Le due guerre mondiali, oltre a portare devastazione nei paesi europei, rubano la manodopera dai campi che in molti casi restano incolti. Nel dopoguerra, i viticoltori italiani si rimboccano le maniche e fanno ripartire il settore del vino italiano. Scelgono di indirizzarsi soprattutto su una produzione di massa, ma si ha un cambio di tendenza a partire dagli anni ‘60. Vengono riscoperti i vitigni autoctoni e si impara a coltivare i vitigni internazionali su suolo italiano, come nel caso dell’elaborazione di grandi vini toscani, che la critica imparerà a conoscere come Super Tuscan.La sua storia dà già il peso e la misura di quanto sia importante e di valore la viticoltura in Italia: oggi essa rappresenta un colosso nel mondo del vino a livello globale, per quanto concerne la quantità di vino prodotto, ma soprattutto per l’elevata qualità dei suoi vini.
Serata ossobuco e Barolo
Serata ossobuco e Amarone ossobuco alla Milanese “Questo è un piatto che bisogna lasciarlo fare ai Milanesi, essendo una specialità della cucina lombarda. Intendo quindi descriverlo senza pretensione alcuna, nel timore di essere canzonato”. Così Pellegrino Artusi introduce la ricetta degli ossibuchi alla milanese all’interno del primo ricettario della storia della cucina italiana: un piatto rappresentativo che pare risalga addirittura al Medioevo, caratterizzato da un particolare taglio di carne reso estremamente tenero dalla lunga cottura e dalla presenza del midollo, che sciogliendosi rende la preparazione ancora più succulenta. Un altro tratto distintivo dell’òs büüs a la milanesa è l’aggiunta della gremolada, un trito di prezzemolo e aglio profumato con scorza di limone che completa ed esalta il sapore della carne di vitello. Solitamente proposto come piatto unico insieme all’immancabile risotto giallo, l’ossobuco alla milanese può essere servito anche come gustoso secondo di carne, magari nella versione con i piselli o accompagnato con una bella porzione di polenta! Anche noi, come Artusi, scegliamo di presentarvi la nostra versione degli ossibuchi alla milanese in modo semplice e senza pretese… lasciamo che sia il gusto a parlare e a trasportarvi in un viaggio tra i sapori tradizionali di questo territorio. Abbinamento cibo e Amarone della Valpolicella L’Amarone della Valpolicella è un vino rosso passito secco, una categoria molto particolare che racchiude pochissimi vini del nostro panorama enologico. Le uve Corvina Veronese (Cruina o Corvina) e/o Corvinone e/o Rondinella, da cui si ricava, sono sottoposte ad appassimento e seguente fermentazione alcolica, che si prolunga per diverso tempo, per consentire la totale trasformazione degli zuccheri in alcol etilico. Quest’ultimo aspetto è ciò che più distingue i vini passiti secchi dai vini passiti dolci: mentre nei vini passiti dolci la fermentazione viene interrotta per conservare parte degli zuccheri, che ne determinano la dolcezza; nei vini passiti secchi la fermentazione viene completata per convertire in alcol etilico gli zuccheri residui. Ricaviamo così almeno due informazioni chiave sul nostro vino. La prima è che non si tratta di un vino dolce per cui NON trova collocazione ideale con dolci o dessert (salvo un caso particolare che poi vediamo). La seconda è che ha una gradazione alcolica elevata, proprio perché la fermentazione alcolica è portata a termine, senza interruzioni. Struttura e corpo sono imponenti. Nella scelta dell’abbinamento dovremo prendere in considerazione soltanto quei piatti in grado di non farsi sovrastare dalla vigoria e dalla personalità di questo vino e che abbiano pari struttura. Il profilo gustativo dell’Amarone si completa con ottima sapidità e notevole morbidezza, proprietà perfette per accompagnare preparazioni untuose e succulente. Alcolicità e morbidezza sono in grado di asciugare il palato e mitigare queste sensazioni del cibo. A livello olfattivo, l’Amarone della Valpolicella presenta aromi intensi, complessi e variegati: si avvertono profumi prevalentemente fruttati, frutta rossa matura, frutta passita e confetture di frutta, accompagnati da sfumature speziate, note di tabacco e di legno, derivanti dall’invecchiamento prolungato a cui è sottoposto, con piacevoli sentori di caffè e cioccolato amaro. Per proprietà gusto-olfattive non può in alcun modo essere abbinato a piatti delicati e leggeri che verrebbero coperti dall’imponenza del nettare. Al contrario, andiamo a ricercare preparazioni importanti e dalla spiccata personalità, proprio come quella dell’Amarone della Valpolicella.
Denia: guida e consigli in breve
Denia: un gioiello della costa della Costa Blanca Spagna. Anche i golfisti, gli sportivi e coloro che amano praticare attività durante le vacanze troveranno molto da divertirsi, con uno splendido campo da golf a 27 buche a La Sella, progettato da José María Olazábal, e varie opzioni per l’ arrampicata nella regione. C’è anche una varietà di luoghi per sport acquatici in tutto il porto turistico della città e la costa estesa, con opzioni per godersi il kayak, il paddle surf, le immersioni subacquee e molto altro. Qualunque sia la tua preferenza, il clima meraviglioso offre l’ambiente perfetto per praticare questi sport all’aria aperta. Una delle caratteristiche più riconoscibili di Denia, tuttavia, è proprio la sua pura bellezza. Hai la splendida costa da esplorare, così come la città storica stessa, insieme alla campagna circostante, come il Parco Naturale Montgó con i suoi famosi sentieri escursionistici. Tutto questo può essere esplorato a piedi, con un’auto a noleggio o con uno dei servizi di escursioni regolari che corrono in tutta la città. Una bellissima location con un clima meraviglioso Denia è anche un luogo attraente da visitare a causa del suo tipico clima mediterraneo, che vede estati lunghe e calde e inverni brevi ma miti, con temperature diurne anche di gennaio che raggiungono una media di 15 gradi Celsius. Quindi, in qualsiasi periodo dell’anno visiterai, avrai la certezza di goderti il clima. È un fantastico luogo di vacanza per persone di tutte le età, che tu sia giovane o vecchio, single, sposato o con tutta la famiglia: tutti troveranno qualcosa da godersi a Dénia, non importa cosa cercano nella loro vacanza ideale. Se vuoi visitare un posto davvero unico e pieno di bellezze naturali storiche, Denia è una scelta irresistibile.
cena romantica con degustazione
cena romantica con degustazione di vini Ah l’Italia, paese di santi, poeti, navigatori e… amanti del vino! La nostra amata penisola ospita un vastissimo patrimonio di eccellenze enogastronomiche, che il mondo intero ci invidia. Talmente vasto che perfino noi italiani, a volte, facciamo fatica a conoscerlo fino in fondo. Se sei un amante del buon vino e vorresti partire per un weekend romantico con la tua dolce metà in cui coniugare amore e una bottiglia di qualità, abbiamo quello che fa per te per un romantico fine settimana gastronomico con degustazione di vini inclusa.
Denia: storia e curiosità
DENIA: STORIA E CURIOSITà Denia è una piccola città costiera situata nella provincia di Alicante, una parte della splendida costa della Costa Blanca in Spagna. È un posto magnifico per fare una vacanza che ha qualcosa per attrarre tutti. Denia è una città veramente storica e le prove della sua ricca e variegata storia possono ancora essere esplorate oggi, con il suo castello e il museo archeologico assolutamente da vedere. Ci sono numerose rovine, splendidi edifici antichi – tra cui diversi intriganti eremi e la famosa torre di avvistamento Torre del Gerro – e una varietà di storie affascinanti da raccontare. Quindi, per coloro che apprezzano una cultura forte e vogliono immergersi nella storia di una città, Denia è il posto dove stare.